A MILANO IL MANIFESTO DELLE ASSEMBLEE SUBNAZIONALI
Laura Cavestri – Il Sole 24 Ore 25 ottobre
Rilanciare la “democrazia dal basso” e il ruolo delle rappresentanze territoriali, per ridurre la distanza che separa i cittadini dalle istituzioni.
Questa la missione del “Manifesto delle Assemblee legislative regionali e sub-nazionali” , il documento firmato ieri dai rappresentanti dei parlamenti regionali di Europa, America, Asia e Africa al termine del primo Forum mondiale che li ha riuniti. Una “intranet” delle assemblee locali per ripensare a nuovi modelli di democrazia che valorizzino il principio di sussidiarietà, la ripresa economica, la necessità di ridurre la distanza tra istituzioni europee e cittadini, la partecipazione attiva “dal basso” e la trasparenza. Ma che promuovano anche politiche di coesione e diano risposte concrete alla sfida dell’immigrazione.
L’appuntamento, organizzato dalla Calre (la Conferenza delle assemblee legislative europee, che raggruppa 74 parlamenti regionali europei che rappresentano complessivamente 200 milioni di europei e che è guidata dal presidente di quello lombardo, Raffaele Cattaneo), ha impegnato per due giorni nei palazzi della Regione Lombardia a Milano 250 delegati in riflessioni sui temi della democrazia e delle relazioni internazionali, e in otto tavoli di lavoro tematici.
Il Manifesto, approvato all’unanimità, è stato sottoscritto dai rappresentanti di 10 assemblee che raggruppano parlamenti regionali e che si autodefiniscono le “formiche della democrazia”: Calre (Europa), Aer(Europa), Aebr (Europa), Ncsl (Usa), Tcf (Taiwan), Cplre (Stati Paneuropei), Pcl (Filippine), Unale (Brasile), Jlc (Giappone). Individuate anche alcune priorità di intervento, come il rilancio della competitività, l’eliminazione di povertà e fame, welfare, gestione dell’immigrazione e politiche di coesione per favorire l’integrazione.
«Oggi nasce una rete per lavorare insieme – ha spiegato il presidente del Consiglio regionale lombardo e presidente della Calre, Raffaele Cattaneo –. Senza il livello legislativo regionale il rischio è che la legge e la democrazia si allontanino dal territorio e dai cittadini».
L’ultimo impegno in programma per i delegati internazionali, ieri, è stata una visita a Expo, dove hanno presentato la parte specifica del manifesto su diritto al cibo e agricoltura sostenibile al commissario Giuseppe Sala.
«Le domande che dobbiamo porci in questo Forum – aveva sottolineato venerdì, intervenendo in apertura di lavori, il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni – sono: a cosa servono le Regioni nell’attuale mondo globalizzato? Quali funzioni potrebbero esercitare? Come possono inserirsi nel quadro dell’evoluzione della governance dell’Unione europea? Vi sono dei settori che dimostrano che il regionalismo, anche in un contesto economico e sociale sempre più globalizzato, se ben attuato e applicato in modo serio e responsabile, è una grande risorsa là dove le performance sono positive».
Tuttavia, per Maroni, la riforma del Senato non va in questa direzione. «La riforma del Titolo V della Costituzione – ha concluso il presidente lombardo – appena approvata sottrae la potestà legislativa alle Regioni, comprese quelle virtuose, rendendo lo Stato centrale sempre più elefantiaco, invasivo, e sempre meno accountable».