Il bisogno di rete. L’ICT potenzia il gruppo

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L’introduzione delle “Reti di Impresa” deve costituire non solo un innovativo strumento per rafforzare la capacità competitiva delle Pmi, ma soprattutto l’occasione per potenziare il dialogo e le relazioni collaborative tra le persone protagoniste dentro le aziende.

Un potenziamento di dialogo che si rende oggi necessario non solo all’interno delle singole realtà produttive, ma anche tra di esse, gli imprenditori e il sistema socio-economico territoriale. Con l’obiettivo, da un lato, di consolidare ed espandere la competitività delle imprese e, dall’altro, di creare una rete solidale di sostegno allo sviluppo, la risorsa decisiva che può rimediare al senso di impotenza e difficoltà insormontabili,  che prende migliaia di imprenditori dentro la crisi,  irrimediabilmente soli nel gestire una situazione aziendale diventata un rebus gestionale irrisolvibile, un pesante fardello su spalle diventate troppo fragili per sopportare le difficoltà crescenti provocate da conti deficitari e da un ambiente esterno (mercato, debitori, banche, pubblica amministrazione) percepito come ostile.

La “Rete” di cui parliamo è una rete tra imprese che sentono di avere maggiori possibilità di fare business attraverso una integrazione delle competenze, attraverso una vision comune e condivisa. In questa rete, le tecnologie ICT possono avere un ruolo determinante, alimentando un ambiente virtuale che consente la moltiplicazione di rapporti e frequentazioni su una gamma molto vasta di temi e problemi.

Un ambiente che può risultare vantaggioso in particolar modo per le persone che sono alla ricerca di soluzioni operative e che, proprio in contesti di criticità, possono scoprire che esistono risorse di cui non sospettavano l’esistenza, che l’uscita dalla crisi passa attraverso il riconoscimento “dell’altro”.*

Attraverso questa scoperta, la condivisione dei problemi e delle conoscenze può dar vita a un inedito modello di intraprendere: dopo la lunga e straordinaria stagione del “mettersi in proprio”, che ha caratterizzato l’imprenditorialità, in particolare  del nordest degli ultimi decenni, può farsi strada il difficile e faticoso, ma affascinante percorso di “mettersi in rete”, facilitato dalla rivoluzione delle nuove tecnologie di informazione e comunicazione in grado di alimentare la ri-scoperta della forza del gruppo e della condivisione.

* “L’empatia è l’atto attraverso cui ci rendiamo conto che un altro, un’altra, è soggetto di esperienza come lo siamo noi: vive sentimenti ed emozioni, compie atti volitivi e cognitivi. apire quel che sente, vuole e pensa l’altro è elemento essenziale della convivenza umana nei suoi aspetti sociali, politici e morali. E’ la prova che la condizione umana è una condizione di pluralità: non l’Uomo, ma uomini e donne abitano la Terra” (Laura Boella, Sentire l’altro –Conoscere e praticare l’empatia) Raffaello Cortina Editore, Milano 2006

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