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Quanti messaggi di auguri, via posta elettronica, o dialoghi online necessitati dalla lontananza fisica, via skype o Social Network, non hanno potuto essere letti e vissuti? Dai nonni e dalle persone anziane in oltre il 90% dei casi. Si tratta forse del’aspetto meno frustrante (in questi giorni il cellulare fa la parte del leone ed un sms affettuoso non è negato a nessuno!) del digital divide intergenerazionale.

Ma è bene intenderci, esso rappresenta l’emersione di una fenomenologia sociale preoccupante: un crescente deficit di comunicazione ed opportunità relazionali causato dall’asimmetria di linguaggi e capacità di usare gli strumenti ed i nuovi spazi di libertà creati dalla rivoluzione delle tecnologie di rete e dei social media. Si tratta di una realtà che, se non affrontata tempestivamente, comporterà costi pesantissimi sotto il profilo umano e socio-economico. Misurabili in termini di marginalizzazione sociale e di ritardi ed ostacoli che si fraporrano all’accessibilità, da parte della maggioranza della popolazione anziana, dei sempre più numerosi servizi erogati online dalla Pubblica Amministrazione e dalle Aziende (certificati, pagamento bollettini, consultazione delle cartelle cliniche, home banking, e-commerce…). E tale situazione va valutata in riferimento alla condizione specifica delle persone anziane più fragili che, dalla praticabilità dei servizi in rete, potrebbero trarne il vantaggio di bypassare difficoltà logistiche e sociali.

Con il Progetto Senior’s Forum, patrocinato dal Consiglio regionale del Veneto nell’ambito di una strategia per la promozione della “cittadinanza attiva senza età”, sostenuta dall’uso appropriato delle nuove tecnologie di informazione e comunicazione, abbiamo inteso fronteggiarla concretamente attraverso la diffusione di azioni formative, di alfabetizzazione informatica, destinate alle persone anziane. I corsi, svolti presso le aule informatiche delle scuole hanno avuto una caratteristica fondamentale: gli “istruttori” erano gli studenti!

L’idea forza alla base del progetto è infatti che l’uso di internet e delle tecnologie di rete possono costituire occasione e strumenti straordinari anche per incoraggiare il dialogo intergenerazionale, in cui i giovani sono chiamati a mettere in campo le loro competenze digitali e gli anziani ad accettare la sfida di imparare a comunicare con nuovi linguaggi. La positiva esperienza finora realizzata, divulgata anche attraverso un video (Il segreto della nonna su www.civilifelab.ning.com), suggerisce di cogliere fino in fondo tale opportunità moltiplicando gli incontri nelle aule scolastiche di tutto il Veneto.

Dal  Corriere del Veneto  dell’8 gennaio 2012

Dino Bertocco
Presidente dell’Associazione Aequinet
Coordinatore dell’hub dell’innovazione sociale (www.aequinethub.net)

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